Assaporare un ricordo!
Così come i profumi possono rievocare tanti ricordi.. anche il cibo ottiene questo effetto!
Almeno per me!
Ho mangiato spesso questa pietanza, che fra poco vi farò vedere. Ma è quando mi sono cimentata nel prepararla come faceva la mia mamma che mi sono riaffiorati i ricordi più cari e, concedetemelo, commoventi.
Sto parlando del "capretto al forno"! Cucinato in modo semplice ma dal sapore ed un profumo, per me, unici.
Mamma lo preparava così: faceva bollire il capretto per almeno un'ora (per due volte). Un quarto d'ora la prima, buttava quell'acqua di cottura, lo rimetteva sul fuoco con altra acqua salata e lo faceva bollire per i restanti trequarti d'ora. Così mi sembra ricordare...
Dopo lo metteva in una pirofila con le patate tagliate a tocchetti, odori vari e via in forno caldo (180°circa) per mezz'ora coperto con un foglio d'alluminio e poi il tempo necessario a farlo dorare.
Sarò stata capace di riprodurre quel sapore?
Questo è stato il risultato
Mah... sono rimasta perplessa anch'io quando l'ho visto! :(
Quello della mamma lo si mangiava anche con gli occhi!!!
Mi pare di ricordare....mamma faceva un pò bollire le patate prima di metterle assieme al capretto!!
Pazienza!
Preparo i piatti per me e mio marito ed iniziamo a mangiare...
Al primo boccone però, tenerissimo, riassaporo la mia mamma... e tanti ricordi riaffiorano.....! Tanti bellissimi ricordi!!
Il capretto, infatti, era una pietanza che era un classico nelle cene delle varie vigilie di capodanno a casa nostra e delle Pasque trascorse a Melicuccà!
Quante belle serate! Spensierate ed allegre!
Con recite di rito...! Recite in piena regola! Mia cugina T. scriveva dei copioni dove ognuno aveva la sua parte. Spesso si trattava di parodie del tipo I promessi sposi piuttosto che Dallas...etc.!
E quello che ci divertiva di più è che ci si doveva anche travestire per rendere i personaggi più...credibili!! ...anzi... incredibili!
Alla fine ci prendeva la classica "stupidera", risata collettiva con le lacrime agli occhi!
Bastava guardarci l'un l'altra per scoppiare in sonore, quanto liberatorie risate ed aspettare il nuovo anno all'insegna dell'allegria e dei buoni propositi!
Altra storia le Pasque in quel di Melicuccà, paese natìo della nonna, mia omonima, il generale Cadorna...tanto per intenderci!!
C'erano ancora due sorelle, signorine, le più giovani di dieci figli (per la cronaca...mia nonna nacque nel 1895!!!) !!
In questo bella casa...ormai più sgarrupata che mai :( ....con un giardino fantastico, ancor oggi ben curato e vissuto dai nipoti che ogni estate si rituffano in famiglia e nello splendido mare della Tonnara di Palmi, ci si ritrovava sempre con gioia, spesso accanto al braciere, immancabile centro d'ascolto delle storie di famiglia che le pro-zie ci raccontavano!!
Ed anche oggi, con tutte le vicessitudini che la vita inevitabilmente ci ha fatto attraversare (e continua...), quando d'estate si organizza un incontro con le generazioni che ne sono derivate è sempre una gran festa ed anche coloro che non ci sono più, sono presenti nei racconti e nei nostri cuori con la gioia e la spensieratezza che, crescendo, non fa più parte del nostro quotidiano...
Ecco, mi è bastato un sol boccone del "Capretto come lo preparava la mia mamma" per rivivere momenti di assoluto piacere!
E credo che per molti sarà così.... per fortuna!!!
E' questa l'immortalità?
Cara Francesca, ti regalo queste mie emozioni, forse un po' confuse, per il tuo contest "Il Sapore dei Ricordi" che sono certa sarà pieno di ricordi, più o meno lieti, ma che sono una parte assolutamente importante della vita di ognuno di noi!