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sabato 27 ottobre 2012

Turdiddi (o Turdilli?)

  Inizio già con un dubbio...Turdiddi o Turdilli? Sono quei nomi che, alle orecchie di una bambina (tale ero io la prima volta che li assaggiai), rimangono sempre nel vago, che fanno sorridere nel pronunciarli e che nel tempo, anno dopo anno, hanno rappresentato uno dei profumi che caratterizzavano il Natale.
Mia madre ci raccontava che si preparavano anche in occasione della festa di san Biagio, protettore della gola... (ha un suo perchè!).
  Negli ultimi tempi, però, mia madre (per vari motivi) non li aveva preparati più ed ora, sollecitata da questo contest, ho dovuto ricorrere ai consigli delle mie zie, Rina e Concettina (sorelle di mamma), che mi hanno ragguagliata sulla preparazione di questo particolare tipo di dolci.
  Il risultato è stato questo...
....ed ora vi racconto come ci sono arrivata!
  Tutto sommato la ricetta è abbastanza semplice .... a parole (almeno per me!).
  Infatti dosi precise non ne ho avute ma "semplicemente": 2 bicchieri di vino (o vermuth), 1 bicchiere di olio evo, un pò di zucchero, un pò di lievito per dolci e farina (ho usato la Farina Manitoba del Molino Chiavazza) quanto "se ne prende"! L'impasto deve risultare nè troppo duro nè troppo morbido! Friggerli e passarli nel miele!
  Ma ...dico....volete che non mi assalissero dubbi anche sulla preparazione? E se ne fosse venuto fuori qualcosa di immangiabile?
 Comunque, mi son fatta coraggio ed ho preparato gli ingredienti sul tavolo.
  In una ciotola di vetro, per non esagerare troppo con le dosi (per i motivi di cui sopra) ho versato un bicchiere e mezzo di vino bianco e tre quarti (stesso bicchiere) di olio evo.
  E fin qui ci siamo!
  E lo zucchero? "un pò di zucchero"....che vorrà dire? ...decido per quattro cucchiai rasi di zucchero di canna... magari poi l'assaggio!
  Inizio quindi ad incorporare la farina, passata ad un colino, con una frusta a mano.
Man mano che il composto prendeva consistenza ho messo mezza bustina di lievito (sarà "un pò di lievito"?). 
 Assaggio e decido di aggiungere altri due cucchiai di zucchero (normale, questa volta!).
 Ho continuato a mescolare con un mestolo di legno fino a che non è stato possibile lavorarlo con le mani!
 Ricapitoliamo: "l'impasto deve risultare nè troppo morbido nè troppo duro". Mah! 
Per me potrebbe andar bene così:
...ne è venuta una palla ...così:
 Ho iniziato a farne delle palline (perchè non mi hanno spiegato anche questo?...e perchè non l'ho chiesto io?) che poco mi ricordavano, ad onor del vero, la forma che dava mia mamma :(   
 Ho provato a rintracciare le zie...ma con esito negativo!
 Ed allora ho proseguito di testa mia. Ho cercato di non farle troppo grosse, altrimenti, ho pensato, non si sarebbero cotte bene all'interno.
 Ho preso una pentola in modo da poter versare abbondante olio (di semi) e friggerle bene a fuoco non troppo alto.
 Per rendere meglio l'idea ho girato un mini-mini video!
 
 Una volta dorate le ho fatte scolare su carta da cucina.

Le ho passate in padella con due cucchiai di miele (altro mini-mini video).
 
Infine le ho sistemate nei pirrottini di carta!


  Certo..... potrei ritenermi più che soddisfatta...ma... C'è un "ma". Il profumo ed il sapore mi hanno evocato mamma ...ma...la forma? ...era diversa! E non era per il fatto che li avessi messi nei pirrottini di carta (venivano messi in una ciotola tutti assieme)!
 Ieri pomeriggio la rilevazione. Mi telefona zia Concettina e mi ha chiesto: "Li hai preparati i Turdiddi?" - Si zia, li ho fritti e passati nel miele - "Certo ...così si preparano....come grossi gnocchi... si passano sul retro di una grattugia e si friggono, così si cuociono bene anche internamente!!" - Ahhhhhhhhhh ....ecco qual era il passaggio mancante...e tutto mi tornò alla memoria!!!
 Bhè credo che la mia mamma sarà contenta lo stesso..! Mi raccomandava sempre che un giorno queste cose le avrei dovute preparare io... e così è stato!
  Adesso basta...se no mi viene il magone ed invece sono stra-contenta del risultato, confortata oltre che dal giudizio di mio marito anche della mia amica Cristina a cui li ho fatti assaggiare!

martedì 23 ottobre 2012

BERGA Met vs. Colesterolo


  Ho sempre sostenuto che una corretta alimentazione possa aiutare l'organismo a "stare bene in salute"!
  Non mi fraintendete....per corretta alimentazione non intendo tristi pietanze scipite e bollite...!! 
  Come potete vedere dal mio blog....la mia è una cucina per lo più genuina, che non disdegna però fritture e "goloserie" varie! Ma cerco di inserire nella dieta familiare di tutto ...senza esagerazioni ed estremismi vari.
  Ho diminuito il consumo di carne (...ma ogni volta che capito a Firenze ...una fiorentina non me la toglie nessuno!) aumentando quello del pesce, delle verdure, della frutta etc. 
  E, quindi, quando dalle analisi è venuto fuori il colesterolo alto....non vi dico le risate di parenti ed amici!
  Vi avevo già accennato la mia sperimentazione degli integratori BERGA Met, in tal senso.  Ha funzionato!! Il mio colesterolo è ok!

 Studi condotti dall'Ateneo di Catanzaro e da altri poli di ricerca, hanno portato alla luce importanti effetti benefici del Bergamotto sulla salute dell'uomo. Ed è per questo motivo che la "Degusteria". ha deciso di potenziare le qualità benefiche dei prodotti, già di per sè privi di conservanti e preparati con materie prime di altissime qualità, con l'aggiunta del Berga met!
 E, quindi, il Berga met è contenuto in tutte le Marmellate, Sciroppi e Condimenti a base di Bergamotto (che avete già visto e vedrete ancora, tra gli ingredienti delle mie ricette) per l'utilizzo alimentare e nutraceutico degli stessi che, così, diventano alleati preziosi contro il colesterolo ed i trigliceridi.
  
 Comunque, torniamo al nostro integratore BERGA Met.
Contiene:
Immagine presa dal web




il Bergamotto che favorisce il controllo di colesterolo, trigliceridi e glicemia. Ha un'azione antiossidante.







Immagine presa dal web


 l'Olea Europea che svolge un'azione benefica sul metabolismo di lipidi e carboidrati. Normalizza la circolazione ematica ed ha attività antiossidante.







Immagine presa dal web


 l'acido Ascorbico, vitamina idrosolubile antiossidante e protettiva nei confronti dei radicali liberi, che è indispensabile per il corretto funzionamento del sistema immunitario e per la sintesi di collagene.






  Dato che, purtroppo, le cause possono essere di natura diversa, prima di sospendere e/o sostituire i farmaci, è sempre assolutamente necessario consultare il  proprio medico!
 Il mio? ....nel mio caso.....è d'accordo!!!!!!

Per informazioni più dettagliate  sui prodotti gruppocaminiti@tiscali.it

giovedì 18 ottobre 2012

Totano ripieno ... rosso fuoco!

  Generalmente non amo molto il pesce cucinato con il sugo rosso; il totano, invece, si presta benissimo a questo tipo di preparazione.
  E la pasta condita con questo  sugo è paradisiaca.
  Questo è il risultato! Fa venire l'acquolina in gola? 



   Vediamo gli ingredienti per il ripieno.
 In un piatto fondo ho messo: pangrattato, un pò di parmigiano grattugiato, due pomodorini a pezzettini, capperi, aglio, qualche tentacolino del totano, prezzemolo, sale, olio evo ed un bianco d'uovo leggermente sbattuto.


 
  Ho amalgamato bene il tutto ed ho iniziato a riempire il totano.

 In una padella ho iniziato a soffriggere l'aglio con i ciuffetti del totano tagliuzzati. Ho aggiunto due cucchiai d'acqua ed un cucchiaino di concentrato di pomodoro.


 Dopo averlo bucherellato con uno stuzzicadenti, ho unito il totano facendolo rosolare da tutte le parti.
 Ho unito una bustina di insaporitore per sughi al pomodoro Ariosto...
....e 400g circa di polpa di pomodoro.
 Appena il sugo ha preso bollore...

....ho abbassato il fuoco e con il coperchio ho fatto cuocere per circa 30 minuti (bucherellando il totano di tanto in tanto).
     Ho spento il fuoco e adagiato il totano su un piatto affinchè si raffreddasse, per poterlo affettare più facilmente.


   E voilà ... pranzo pronto .... fame tanta ..... soddisfazione eccellente!!


martedì 16 ottobre 2012

Medaglioni di Melanzane

  Per evitare di preparare delle semplici polpette di melanzane che, spesso, non riescono ad arrivare a tavola, questa volta ho pensato molto semplicemente di riempirle e cucinarle in forno.
 Come d'abitudine vi mostro il risultato, così, se stuzzica il vostro palato potete andare avanti e vedere  la preparazione...
...buone e filanti.
 Ho preparato il solito impasto per le polpette con due melanzane bollite e ben strizzate e tagliate  grossolanamente (io non le frullo) , del parmigiano (o del pecorino), uno spicchio d'aglio, un uovo, del pangrattato (quel tanto che basta per "asciugare" un pò l'impasto), sale e basilico tritato.

Da metà impasto ho ricavato delle polpette che ho "schiacciato" su un tagliere. Su ognuna ho messo una fettina di salame, delle fettine di formaggio e di nuovo una  di salame.
Con l'impasto rimanente ho ricoperto il medaglione.


 

 A questo punto, con molta delicatezza, comprimendo bene i medaglioni tra le mani, li ho passati nell'uovo battuto con un pizzico di sale (mi sono aiutata con un pennello)  ed infine nel pangrattato.


Per un paio d'ore circa li ho conservati nel frigorifero. Dopo di che li ho sistemati sulla teglia del forno, foderata con la cartaforno, e fatti cuocere per circa 25 minuti a 180°circa.
...certo....fritti...sarebbero stati ....mmmmmmmmm ...!!  

  Il giorno dopo, i rimanenti li ho passati in padella con del sugo di pomodoro per renderli più morbidi!

  E con questa ricetta partecipo al contest di Squisito



venerdì 12 ottobre 2012

Spaghetti...Olio....Peperoncino e ....Aglio Aromatizzato al Bergamotto

   Pubblicata su Petit Chef il 21 ottobre 2012!

  Può una semplice pasta aglio, olio e peperoncino diventare un turbinio di aromi che la rendono irresistibile prima all'olfatto e poi al gusto?
 Sì, se vengono scelti con cura tutti gli ingredienti!!
Che ve ne pare?


  E dato che l'Aglio è elemento essenziale in questo contesto culinario...ho utilizzato questo aromatizzato al Bergamotto, de i "Sapori Profumi e... Memorie del Regno delle due Sicilie".

 Non potete immaginare il profumo "mediterraneo" che questi spaghetti emanavano!
  Il procedimento è molto semplice.
  In una padella ho fatto scaldare l'olio evo dove ho tagliato grossolonamente due spicchi d'aglio... tradizionali. Appena l'olio ha iniziato a sfrigolare ho tagliato a "fettine" quattro spicchi d'Aglio al Bergamotto e li ho uniti in padella. Quindi ho spento il fuoco in modo che l'olio si insaporisse dolcemente con l'aglio.
Naturalmente ho aggiunto, tagliato in due, un peperoncino della mia pianta (piccantissimo!!), poco prima di far saltare la pasta in padella, e del prezzemolo tritato.
 Comunque l'Aglio, oltre che con il Bergamotto, è aromatizzato anche con prezzemolo, menta, rosmarino, peperoncino e peperone!
 Per tutto quello che riguarda la serietà dell'Azienda, della produzione e degli effetti benefici del Bergamotto, potete cliccare qui !
 Fra qualche giorno vi farò sapere gli effetti dell'Integratore Alimentare  Berga Met! ...ebbene sì...ho il colesterolo alto (ancora tutti i miei parenti ed amici ridono...) e lo devo tenere sotto controllo!!
  Vi do appuntamento ad altri post dove vi farò conoscere altre prelibatezze goduriose ....dei Prodotti del Sud !!!
  A presto!


giovedì 4 ottobre 2012

Stroncatura con le Alici fresche

  La Stroncatura ('a struncatura' in dialetto calabrese) è un tipo particolare di pasta che, fino agli anni '50, veniva prodotta raccogliendo da terra i residui della molitura di vari tipi di granaglie, tra cui la segale (per saperne di più qui).
 Una ricetta tipica è quella dove vengono adoperate le alici sottosale, aglio, peperoncino, pangrattato.
 Ma dato che avevo la stroncatura e le alici fresche, ho preparato un sughetto niente niente male egualmente.
 Questo è il risultato!
...da leccarsi i baffi!!!

Inizio con il farvi vedere il tipo di pasta come si presenta:
...un "normale" formato tipo "bavette" integrali!!!

Ho proceduto così:
in una padella ho messo olio evo, due pomodorini a pezzetti, aglio e dopo qualche minuto ho aggiunto le alici fresche (circa 150g) ed il sale.

  Cuocendosi in men che non si dica, con il cucchiaio di legno ho iniziato ha spezzettarle..
...Siate generosi con l'olio ...!!!
 In un altro padellino ho fatto tostare del pangrattato


Ho fatto cuocere in abbondante acqua salata la stroncatura (ho calcolato circa 6 minuti, assaggiando praticamente ogni minuto). Attenzione...  se scuoce è ....una "mappazza" (cit. Frassica)!
L'ho scolata (lasciare da parte un pò d'acqua di cottura) e versata nella padella con le alici dove l'ho fatta insaporire ben bene e velocemente (ho aggiunto proprio un pochino d'acqua).
 Ho impiattato (come dicono  i veri chef) e cosparsa con il pangrattato tostato.
Un pò di prezzemolo tritato sopra e voilà....
  Peperoncino....se piace!

 La prossima volta, preparerò la versione tradizionale!