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martedì 25 giugno 2013

Pollo .... unSaccoBuono

   In questa ricetta ho accoppiato due metodi di preparazione e cottura che sicuramente possono facilitare la vita culinaria anche a chi in cucina può stare poco o anche non ama stare per nulla ma ....ama mangiare bene!
   Conoscete il SaccoBuono di Ariosto?
   Questo è il risultato...
 
   L'ho voluto sperimentare seguendo le istruzioni indicate sulla confezione.
   Facilissimo: inserire nel SaccoBuono il pollo, cospargerlo con la bustina di aromi in dotazione,  chiudere il sacco con le fascette, mettere in forno (tradizionale o a microonde) per il tempo di cottura indicato!
   Vi confesso che il primo esperimento è stato un disastro... per mea culpa mea culpa mea maxima culpa!!
   Per la fretta di usarlo ho usato un quantitativo di carne ben inferiore alle dosi indicate nella ricetta sulla busta... ma ho fatto cuocere per il medesimo tempo di cottura!!  
   Risultato? ...lasciamo perdere che è meglio!
  Quindi ho acquistato due belle cosce di pollo per il peso di circa 1 kg ed ho proceduto come da ricetta Ariosto!!

In #microonde...
 ...controllato a vista...
 ...pronto in 13 minuti circa! (controllate, quando lo userete, sulla confezione i tempi precisi.... io ..l'ho buttata...!!! Ma sicuramente non più di 15 minuti!!!!!  ...chiedo venia!
  Dopo qualche minuto ho messo il pollo nella pirofila e l'ho cosparso con il sughetto... buono, leggero e veloce!!
 Solo dopo averlo tolto dal sacco, se vi va, è possibile passarlo qualche minuto al #grill per leggera doratura!!!
   Buon appetito!!!
  

sabato 15 giugno 2013

Crostata con ciliegie e pesche

 Secondo voi è possibile preparare un dolce...con quello che trovi in casa?
Qualcosa con cui,  presa singolarmente, ci potresti fare ben poco?
 I "pasticceri" per professione e per vocazione, forse, si metteranno le mani nei capelli!
 La pasticceria è precisione assoluta; dagli ingredienti al loro peso e qualità....
 Intanto vi "offro" quello che sono riuscita a preparare.... poi "ai posteri l'ardua sentenza"!!!!!

  Ed ora la preparazione: ho impastato molto molto velocemente e senza usare quasi per niente il palmo delle mani (sic!) 150 g farina manitoba 100g farina di riso, 125 g burro freddo, 3 uova (uno intero e due tuorli), 125 g zucchero, 3 cucchiaini di pasta di bergamotto per dolci (base di bergamotto per pasticceria e gelateria), un pizzico di sale.

Come suggeritomi dal mio amico pasticcere Jerry Delia (qui) , ho messo l'impasto in frigo per almeno 24 ore!!!!

  Il giorno dopo, quindi, ho preparato un po' di crema con 250ml di latte di riso e mandorle (me lo aveva dato in omaggio un mio amico erborista  L'Ape in Città (qui) per provarlo, 2 tuorli d'uovo, un cucchiaio raso di farina di riso, un cucchiaio di zucchero. L'ho messa in una ciotola, a raffreddarsi, con la pellicola da cucina ben aderente alla crema, affinchè non si formasse quella fastidiosa pellicina (? boh!)!!


   Ho denocciolato le ciliegie e tagliato a pezzettini alcune nocipesche (la frutta che avevo in casa!).
   Ho preso dal frigo la frolla e con molta pazienza ho iniziato a stenderla direttamente sulla carta forno (precedentemente bagnata e strizzata, per farla aderire meglio alla teglia).


    L'ho bucherellata con uno stecchino e messa in forno, già caldo, a 180/190° circa, per i primi 15 minuti coperta da un foglio d'alluminio e poi per altri 10 minuti scoperta. 
   In ogni caso ho fatto la famosa "prova stecchino" e per quasi tutto il tempo l'ho controllata a vista!!

  L'ho capovolta  ed ho iniziato a spalmare lo strato di crema.


   Ho iniziato, pertanto a decorare la torta con le ciliegie (tagliate in due) e le pesche!

  Ho preparato la gelatina (ho usato uno dei preparati che si trovano facilmente in commercio) e l'ho versata sulla crostata.
  E' venuta proprio carina... e molto buona! 
  Di questo sono ne sono molto contenta perchè non ho usato il lievito, come si conviene per una frolla d'hoc!!!!
 In genere lo uso quando non voglio sorprese...!!








mercoledì 5 giugno 2013

Strascineti pugliesi alla quasi "gghiotta" di pescespada (piccanti)

  Questo piatto di pasta è molto semplice ma anche tanto...tanto....gustoso (ma quando inizio questa benedetta dieta? mah!).
   Da Gaspare (mio fornitore ufficiale di omega 3, a Messina) ho comprato quella parte del pescespada che viene usata proprio per questo tipo di preparazione. E' la parte del gozzo... ovviamente...la più grassa!!!
  Altrimenti che gusto c'è?  ;)
 L'ho definito alla "quasi" gghiotta poichè gli ingredienti non sono proprio quelli della ricetta originale (per lo più usata con il pescestocco) ma .... son da leccarsi i baffi ugualmente! Assicurato!
 Guardate che bel piattino delizioso... !!!
  "Mangiami" "mangiami" ... e...così fu!

  In una padella ho messo a soffriggere dell'aglio e dei pomodorini ciliegini (insieme).
Poco dopo ho aggiunto una tazzina da caffè piena d'acqua ed un cucchiaino di concentrato di pomodoro.
 Amalgamato il tutto ho aggiunto il pescespada, sale q.b. ed ho fatto cuocere circa 15 minuti a fuoco basso, con il coperchio.

  Ancora caldo ho pulito il pescespada da lische varie e l'ho rimesso nel sughetto dove ho aggiunto un cuccchiaino di 'nduja di pescespada di Bagnara C. de "I Prodotti del Sud" (qui) ed aiutandomi con un mestolo di legno ho mescolato il tutto, sbriciolando, nel contempo, il pescespada molto grossolanamente.
 Alla fine ho aggiunto delle olive nere denocciolate (vanno benissimo anche le verdi... ma non ne avevo).
 Scolata molto al dente la pasta, l'ho versata in padella è l'ho fatta saltare per qualche minuto.
 Una spolverizzata di prezzemolo tritato... ed il pranzo è servito!!
 Niente altra foto....meglio non stuzzicare il maritino.... ogni limite ha la sua pazienza (come disse il grande Totò)!!!!
  Alla prochaine fois!!!   ^_^